Stefania Schipani nuova Presidente del Centro Studi Europei Ri Fare l’Europa

Centro Studi Europei

Associazione “Rifare l’Europa”
Via Eusebio Chini 15 ROMA
Verbale del Consiglio Direttivo del 14 Aprile 2015
Il giorno 14 aprile 2015, alle ore 14, in conferenza telefonica, si è tenuta l’Assemblea dell’Associazione “Rifare l’Europa”. Erano presenti il Presidente Carlo Mazzanti che assume la presidenza dell’assemblea, ed i consiglieri Marco Marazzi, Stefania Schipani e Marco Trebbi. Viene nominato segretaria dell’assemblea Marco Marazzi.
Il primo punto all’ordine del giorno è stato l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2014 (allegato), che si è chiuso con in disavanzo di € 78, come da saldo negativo del c/c bancario della Cassa di Risparmio di Cesena. Si è deciso pertanto di autofinanziare l’Associazione con una donazione di € 80 da parte del Presidente.
Il secondo punto è stato il rinnovo del dominio http://www.rifareleuropa.org. Il presidente Mazzanti ha sottolineato l’opportunità del rinnovo per il 2015, il cui costo (68 dollari usa) sarà da lui coperto.
Il presidente Mazzanti ha infine sottoposto all’assemblea le sue dimissioni dettate dall’impossibilità di impegnarsi nel prossimo futuro, in un incarico che è divenuto problematico anche per il conflitto di interessi che potrebbe costituire, in quanto la collana libraria Rifareleuropa è edita dalla Mazzanti Libri. Stefania Schipani si è resa disponibile ad assumere l’incarico di nuova Presidente, cercando di dare subito grande impulso all’azione associativa anche tramite la costituzione di un nuovo gruppo di lavoro, giovane e motivato. Mazzanti e Marazzi sottolineano che nei prossimi mesi saranno assorbiti da numerosi impegni di lavoro, superati i quali valuteranno se e come assumere specifici incarichi nell’associazione. La nomina di Presidente di Stefania Schipani è votata all’unanimità dai presenti, ed è dunque la nuova Presidente in carica. Marco Trebbi resta confermato nel suo incarico di Tesoriere.
Non essendoci altri argomenti da discutere, la seduta è stata tolta alle ore 15.
Il Presidente Il Segretario
(Carlo Mazzanti) (Marco Marazzi)

L’invito del Presidente di Centro Democratico a fare parte del Consiglio Nazionale

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Centro Democratico
Via G. Pierluigi da Palestrina, 63 – 00193 ROMA
Tel. 06-93570168; Fax 06-93570167; Cell. 347-2416895
centro.democratico@ilcentrodemocratico.it
Stefania Schipani
Prot. n. 463 B.T./14
Roma, 24 settembre 2014
Cara Stefania,
Ho il piacere di comunicarti di averti cooptato nel Consiglio Nazionale di Centro Democratico.
L’obiettivo è radicare e rafforzare sempre di più il nostro progetto politico garantendo il più ampio
coinvolgimento possibile della base e dei territori in ogni scelta strategica che andremo ad affrontare, a
cominciare dalle prossime elezioni regionali a cavallo tra l’autunno del 2014 e la primavera del 2015.
Il Consiglio Nazionale sarà il massimo organo deliberativo tra un Congresso Nazionale ed il
successivo ed avrà il compito di determinare le politiche del Centro Democratico secondo le linee guida
tracciate dal Congresso nazionale, assumendo le proprie decisioni con votazioni approvate a maggioranza
dei presenti.
In attesa di incontrarTi in occasione della prima riunione del Consiglio Nazionale, nel rinnovarti
gli auguri ed i complimenti per il tuo nuovo incarico, mi permetto di riepilogare poteri e competenze
dell’organismo di cui sei ora componente.
Il Consiglio Nazionale, convocato almeno due volte l’anno su richiesta del Presidente Nazionale,
della Direzione Nazionale o di almeno un terzo dei suoi componenti, e presieduto dal Presidente Nazionale:
a) svolge funzioni di coordinamento e di indirizzo rispetto ai coordinamenti territoriali.
b) può modificare ed integrare lo Statuto nazionale con voto a maggioranza qualificata dei due
terzi.
c) stabilisce le forme di aggregazione con altre formazioni politiche, anche di carattere
sovranazionale, e su proposta della Direzione nazionale delibera l’adesione e/o federazione ad altre
associazioni e/o organizzazioni nazionali od internazionali.
d) elegge i componenti della Direzione nazionale;
e) elegge, su proposta del Presidente nazionale, il Tesoriere nazionale;
f) elegge il Collegio nazionale dei probiviri;
g) approva entro il 31 Dicembre dell’anno precedente il bilancio preventivo ed entro il 31
Maggio di ogni anno, il rendiconto di esercizio e stato patrimoniale, e ne assume la responsabilità anche ai
fini dell’art. 5, l. 96/2012;
h) può istituire eventuali Forum Tematici, finalizzati alla realizzazione di momenti pubblici di
discussione (seminari, conferenze, convegni).
Ti rammento che, a norma di statuto, tre assenze ingiustificate consecutive comportano la
decadenza dall’Organismo.
Certo di poter contare sulla tua presenza e sul tuo apporto di idee e contributi politici, colgo
l’occasione per inviarTi i miei più cordiali e affettuosi saluti.
Il Presidente nazionale di Centro Democratico
Bruno Tabacci

Fondi europei e politica sul territorio

La campagna elettorale per le elezioni europee si è conclusa. Noi del Partito federalista europeo abbiamo avuto l’onore di partecipare anche con soddisfazione. Ma il nostro intento è quello di fare una politica diversa, nuova, che sia vicina ai cittadini e al territorio. Quindi non conta che non ci troviamo in campagna elettorale. Quello che è stato annunciato e promesso ora verrà messo in pratica, perché siamo stufi dei cialtroni che promettono soltanto per ottenere il voto e poi si dimenticano dei cittadini. Noi vogliamo altro. Vogliamo avvicinare l’Europa alla gente, dal Nord al Sud, vogliamo far capire che è importante essere italiani con molta più dignità, ma che essere italiani vuol dire anche appartenere ad una dimensione ancora più importante e più grande che è l’Europa, la nostra Europa.
Cominceremo, ma non ci limiteremo a questo, con l’organizzazione di corsi di base sui Fondi europei utilissimi a tutti ma soprattutto nel meridione. Tanti soldi che possono creare lavoro e che non devono essere sprecati. L’Europa dev’essere sempre più vicina.

Presidente della Commissione Europea 2014

Cito direttamente da Wikipedia:
“Nel 2009 il Trattato di Lisbona ha reso obbligatoria per il Consiglio europeo la presa in conto del risultato delle elezioni europee per la nomina del presidente della Commissione. Nel 2009 per la prima volta uno dei due maggiori partiti europei (PPE e PSE) indicò esplicitamente in campagna elettorale un singolo candidato per la carica: il PPE candidò José Manuel Barroso per un secondo mandato, e dopo la sua vittoria elettorale il Consiglio europeo affidò effettivamente il reincarico a Barroso. Dal 2009 inoltre il Parlamento europeo “elegge”, e non semplicemente approva, il presidente designato………………………………………………………..La procedura di nomina del presidente della Commissione europea è indicata dall’art. 17 del Trattato sull’Unione Europea.
Il presidente della Commissione europea viene designato a maggioranza qualificata dal Consiglio europeo, che deve tenere conto del risultato delle elezioni del Parlamento europeo. Il presidente appartiene al partito europeo che ha vinto le elezioni, ma finora sono stati pochi i casi in cui i vari partiti europei hanno indicato durante la campagna elettorale chi era il loro candidato per la presidenza della Commissione. Il Consiglio dispone dunque di margini piuttosto significativi per la scelta del presidente, ma i negoziati al riguardo si svolgono con un livello di trasparenza generalmente piuttosto basso.
Tuttavia, nelle elezioni europee del 2014 i maggiori partiti hanno designato un candidato al ruolo di presidente. I candidati sono Jean-Claude Juncker per il Gruppo del Partito Popolare Europeo, Ska Keller per i Verdi Europei – Alleanza Libera Europea, Martin Schulz per l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, Alexis Tsipras per la Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica e Guy Verhofstadt per l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa”………..”
Si sono svolte le elezioni europee 2014, abbiamo una rosa di candidati alla presidenza della Commissione designati dai partiti che sono stati votati democraticamente dall’elettorato composto dai cittadini europei. Ciò significa che i cittadini europei hanno espresso la loro volontà e il Consiglio europeo ne DEVE TENERE CONTO. Qualora non lo facesse nominando un “esterno” alla presidenza della Commissione, dimostrerebbe di non rispettare la volontà espressa dal voto in modo assolutamente antidemocratico e particolarmente grave in una fase di euroscetticismo in cui l’Unione europea ha proprio la necessità di rafforzare la propria legittimità democratica. Riprendiamoci la nostra Europa!

QUESTO E’ L’INIZIO DI UN PERCORSO

La nostra esperienza di campagna elettorale ci lascia più ricchi: di amicizie, di fiducia, di stima, di contatti e soprattutto di progetti che ora metteremo in pratica. Ripeto quello che ho detto tante volte:
QUESTO E’ L’INIZIO DI UN PERCORSO!
E siamo ancora qui per questo, noi del Pfe, più uniti di prima!
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